I fenomeni carsici, la pietra e l’architettura

Il Museo vivente del Carso è un tesoro inesorabile dei fenomeni carsici. Sono rarissimi i posti dove è possibile ammirare così tanti fenomeni tipicamente carsici: doline, polje, doline di crollo, scannellature, foibe e grotte sotterranee. Oltre ad essere un’area naturale e ecologica unica nel suo genere, il museo vivente si estende su oltre 700 ettari di superficie e offre uno spettacolare sguardo nel patrimonio naturale e culturale del Carso. La maggior parte del museo è inserita nel programma Natura 2000. Nel 2017 è stato proclamato miglior sentiero tematico della Slovenia.

Il museo si snoda tra Sežana, Lipica e l’ex confine italo-sloveno lungo l’asse di collegamento della strada che nell’Impero austriaco portava da Sežana a Basovizza.

La visita al giardino ben curato è un’esperienza indimenticabile. I cedri centenari, i bossi in formazione circolare e i sentieri ben curati, le pergole fiorenti e i palmi che riproducono la serra viennese di Schönbrunn rendono meraviglioso il giardino protetto in quanto monumento d’orticoltura. Il giardino trova le proprie radici nel lontano 1848, quando la famiglia Scaramangà da Trieste iniziò a coltivare l’orto della propria villa di Sežana con piante provenienti da tutto il mondo seguendo il modello dei giardini borghesi comuni nell’Italia del tempo.

Oltre al ricchissimo patrimonio culturale sotto forma della serra costruita nel 1890, oggi l’orto vanta una raccolta di quasi 170 esemplari vegetali e circa 700 piante.

L’ostello di Pliskovica è allestito in casale tipicamente carsico ristrutturato e protetto in quanto monumento culturale. Il casale Slamčevi si trova ai margini meridionali del paese. È costituito dalla struttura residenziale e dalla stalla che al tempo fungeva anche da granaio nonché spazio per conservare attrezzi e carri. Il complesso è circondato dalle mura che abbracciano il tipico cortile carsico a cui si accede attraverso i due portali d’ingresso semplici e costruiti in pietra.

La ristrutturazione ha previsto anche le lastre in pietra con cui sono stati rivestiti i tetti della stalla e, parzialmente, della casa. Per lunghi anni il casale è rimasto abbandonato e ha trovato nuova vita solo nel 2001 quando hanno iniziato a allestirlo nell’ostello di oggi. La parte residenziale presenta il tipico focolare carsico ben conservato, inserito magnificamente nella sala da pranzo.

Štanjel è uno degli insediamenti carsici più antichi che affascina da subito per il suo panorama. Il castello, le torri difensive, la chiesa di San Daniele con il caratteristico campanile a forma di limone, l’insieme di case e il giardino Ferrari sono solo alcuni monumenti architettonici più conosciuti del vecchio borgo che da millenni altera la propria immagine pur restando sempre fedele alla sua anima carsica. Il borgo medievale rispecchia sotto molti aspetti il particolarissimo patrimonio culturale.

Grazie a diverse manifestazioni culturali e eventi scientifici ospitati nel borgo, Štanjel funge da centro culturale del Carso. Nella parte ristrutturata del castello sono allestite raccolte e collezione, tra cui spicca quella dedicata a Max Fabiani. Il castello ospita anche la galleria di Lojze Spacal, il principale spazio espositivo per le belle arti ben rappresentate anche nelle piccole gallerie sparse per Štanjel.